Architettura di San Pietroburgo

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OPERE ARCHITETTONICHE E GLI ARCHITETTI DI SAN PIETROBURGO

L’architettura di San Pietroburgo conta più di 300 anni. Impossibile non notare quanto è diverso l’aspetto di San Pietroburgo dalle altre città russe sia dal punto di vista architettonico che planimetrico, rispetto alle città medievali del 600.

Sin dall’inizio la città fu concepita come nuova capitale della Russia. La città costruita da zero come la voleva Pietro il Grande. Il futuro imperatore proibì la costruzione in pietra ovunque in Russia, tranne a San Pietroburgo, lasciando tutto il paese fatto di legno.

“Il mio paradiso!” – chiamava Pietro la città appena nata e la voleva costruire a tutti i costi in stile europeo. Fu istituito un dazio doganale, cosi detto dazio in pietra: ogni barca, ogni carrozza che entrava in città doveva portare una quantità stabilita di materiale da costruzione.

Per Pietro esisteva solo un’ideale, una città di tipo europeo, lui prese Amsterdam come modello da seguire.

Purtroppo in Russia non c’erano ancora gli architetti che potevano realizzare l’idea dello zar. Pietro invitò in Russia gli architetti stranieri. Gli artisti stranieri, gli architetti e i pittori accettarono volentieri l’invito. Per tanti era l’unica possibilità di fare carriera, realizzarsi come l’artista e lasciare le proprie tracce nei secoli. La maggior parte di questi artisti erano italiani, ne potete essere orgogliosi.

Stili architettonici di San Pietroburgo

Il Barocco

A partire dalla fine del ‘600 in Russia arrivò il Barocco. Le prime versioni di Barocco russo furono tuttavia ben diverse dal Barocco europeo.

Barocco pietroviano

Il barocco pietroviano, ovvero il Barocco di Pietro Primo fu il risultato delle attività congiunte degli architetti stranieri invitati dallo zar Pietro Primo, prevalentemente italiani e francesi.

Il barocco nei tempi di Pietro seguiva l’esperienza dei primi architetti e il gusto personale dello zar. Essendo appassionato per tutto ciò che era olandese e tedesco, Pietro volle la città come la nuova Amsterdam con l’architettura sobria e razionale. Nei primi anni del secolo si costruirono prevalentemente edifici abbastanza semplici, rettangolari in pianta, senza colonnati, senza portici e stucchi.

Il cosiddetto barocco pietroviano è una lega unica inventata dal primo architetto Domenico Trezzini era un misto di architettura russa e europea. Le specchiature delle finestre a piccola dimensione in stile olandese, le bugne, le chiambrane profilate, pareti colorati con due colori, modeste lesene che sostituivano le potenti colonne barocche, i tetti mansardati, le guglie.

 


L’architetto Domenico Trezzini
fu il Primo architetto di San Pietroburgo


 

Com’era la città all’inizio del 700? Ecco il primo palazzo reale costruito sulle riva della Neva. Era la prima residenza estiva dello zar Pietro. Lui lo amava tantissimo perché corrispondeva ai suoi gusti. Qua lo zar visse tutte le estati fino alla sua morte.

È uno degli edifici più antichi della città. Il palazzo a due piani è abbastanza modesto e comprende solo quattordici camere e due cucine. La facciata del palazzo è decorata con 29 bassorilievi, che in forma allegorica raffigurano gli eventi della guerra del Nord.

Attualmente il palazzo ospita il museo che rappresenta la vita quotidiana della famiglia reale. Aperto soltanto in estate.

 Il Palazzo d'Estate di Pietro I

1710-1714 – Il Palazzo d’Estate di Pietro I

Un lavoro che l’architetto Domenico Trezzini considerava come l’opera più importante della sua vita è la Cattedrale dei santi Pietro e Paolo, che si trova  alla Fortezza di Pietro e Paolo, il nucleo storico della città.

Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo

1712-1733 – La cattedrale dei Santi Pietro e Paolo

Un altro esempio rappresentativo del barocco di Pietro è la Porta di San Pietro. Era l’entrata di gala alla fortezza.

La Porta di San Pietro della Fortezza di Pietro e Paolo

1718 – La Porta di San Pietro della Fortezza di Pietro e Paolo

Barocco elisabettiano

Prima della metà del 700 era l’epoca del regno di Elisabetta figlia di Pietro il Grande. Era un periodo prosperoso per la Russia, periodo dello sviluppo delle scienze e delle belli arti. La zarina era allegra e generosa, amava tanto tutti i divertimenti; balli, teatro. Amava molto il lusso, era una grande intenditrice di moda. Infatti, dopo la sua morte sono rimaste 15.000 abiti.

Il suo regno era il periodo della fioritura del barocco, era caratterizzato da una particolare fastosità, opulenza, ricchezza di intagli, stucchi, sculture, altri elementi decorativi. I palazzi dovevano colpire l’immaginazione e risaltare la ricchezza e l’importanza del proprietario.

Il barocco elisabettiano viene chiamato a volte anche barocco russo, barocco di Rastrelli. Lo stile sviluppato dal celebre architetto che combinò gli elementi del barocco e del rococò.

 


L’architetto Bartolomeo Francesco Rastrelli


 

Bartolomeo Francesco Rastrelli arrivò a San Pietroburgo all’età di sedici anni insieme con il padre, lo scultore Carlo Rastrelli, fu il più celebre rappresentante dello stile barocco della seconda meta del 700. La sua maniera impeccabile, perfetta, si riconosce dal primo sguardo. Senza dubbi ognuno di voi conosce alcune delle sue opere.

1754-1762 – Palazzo d’Inverno (Museo Hermitage)

Avete già visto questo palazzo? Si, è il Palazzo d’Inverno, la sede del Museo Hermitage, uno dei musei più visitati al mondo.

Oppure questo, che tutti conoscono come il Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selò, dove si trova la famosa Stanza d’Ambra.

1752-1756 – Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selò

Il Neoclassicismo

Nella seconda meta del XVIII secolo arrivò tutt’altro stile. Gli stucchi e intagli dorati non piacciono più. L’imperatrice Caterina la Grande preferì lo stile che ricorda l’architettura dell’antica Grecia e Roma.

La Galleria di Cameron al Parco di Caterina a Tsarskoe Selò

La Galleria di Cameron al Parco di Caterina a Tsarskoe Selò

Per gratificare la sua passione per l’antico e l’arte neoclassica, Caterina chiamò l’architetto scozzese Charles Cameron, uno dei primi architetti palladiani, grande intenditore di antichità. Lui lavorò alla residenza di Tsarskoe Selò, costruì la residenza di Pavlovsk, per il figlio di Caterina, il futuro imperatore Paolo I.

 


L’architetto Charles Cameron


 

Ecco cosa succede quando un architetto senza aver mai costruito un palazzo così grande, ottiene questo progetto di costruzione. Prima di arrivare in Russia Cameron non aveva mai lavorato come architetto. Comunque, lui era un grande conoscente e discepolo dello stile di Antonio Palladio. La passione era così forte che Cameron pubblicò un album con disegni delle ville palladiane. Uno di questi album lo vide Caterina II e ne rimase attratta. Così, il suo primo progetto architettonico che ricorda le ville antiche greche, Charles le fece nella fredda Russia.

Colonnato di Apollo, parco di residenza reale di Pavlovsk

Colonnato di Apollo, Charles Cameron. Parco di residenza reale di Pavlovsk

 

L’architetto Andrej Voronichin


 

Incredibile, ma fino a dopo la metà del 800 nella Russia la maggior parte del popolo erano servi della gleba. Cioè praticamente una specie di schiavitù. Questo fatto era uno dei motivi perché alcune personalità di rilievo, sostenevano la liberazione della servitù della gleba e hanno promosso la priva rivolta contro lo zar.

Ma chi erano questi servi della gleba e cosa centra l’architettura? A questa domanda possiamo rispondere davanti alla Cattedrale della nostra Signora di Kazan’.

Cattedrale-di-Kazan'

1801-1811 – Cattedrale della nostra Signora di Kazan’

Nel 1800 l’imperatore Paolo I, figlio di Caterina II, bandì un concorso per  progettare la nuova cattedrale. Le condizioni furono precise: l’architetto doveva essere russo e i materiali locali. Ma quanti architetti russi c’erano in quell’epoca, pochissimi. Così, il conte Stroganov offrì all’imperatore la candidatura di un suo servo della gleba Andrej Voronichin.

I servi della gleba erano tutti contadini, il suo compito era quello di lavorare presso la tenuta del loro padrone e moltiplicare la sua ricchezza. Non li consideravano come persone, li potevano vendere, comprare, punire e addirittura uccidere senza conseguenze. Per fortuna, non tutti i padroni erano così. Il conte Stroganov sapeva apprezzare i talenti dei suoi servi e a Voronichin fece studiare architettura.

Subito dopo la sua costruzione la cattedrale diventò il monumento alla vittoria su Napoleone. Presso la cattedrale conservarono le bandiere dei reggimenti sconfitti e le chiavi delle città conquistate. Qua è sepolto il feldmaresciallo Mikhail Kutusov che fu a capo dell’esercito russo.

Stile Impero

Dopo la vittoria su Napoleone nella prima meta del XIX secolo nella Russia si sviluppo lo stile impero. L’imponenza dell’Impero si espresse nella creazione dei più celebri complessi architettonici di San Pietroburgo.

Gli edifici in stile impero sono magni e simmetrici, decorati di antichi simboli bellici: aquile, armature, ghirlande di alloro. Era il tempo di fioritura degli archi trionfali e delle colonne commemorative.

 


L’architetto Carlo Rossi


 

Grazie a Carlo Rossi, l’architetto prediletto dell’imperatore Alessandro I, fu allora che la città diventò quella che conosciamo, maestosa ed elegante. Carlo Rossi arrivò in Russia da Napoli all’età di dodici anni con i genitori, artisti di balletto classico. Lui era cresciuto dietro le quinte teatrali e creò i suoi progetti non come singoli pezzi ma come decorazioni teatrali, cioè ragionava non a livello di singolo palazzo, ma progettava interi quartieri, cambiando il tessuto urbano e creando il nuovo comune ambiente architettonico.

Palazzo dello Stato Maggiore

1819-1828 – Palazzo di Stato Maggiore

Impossibile immaginare San Pietroburgo senza le raffinate e maestose opere di Carlo Rossi, ossia Carl Ivanovich Rossi, come venne amorevolmente chiamano l’architetto in Russia. Lui era come un cantautore di gloria dell’Impero russo, che espresse la sua grandezza nelle forme architettoniche. Le piazze del Palazzo, delle Belle Arti, palazzo di Michele (palazzo Mikhaylovskij) – che oggi ospita  la collezione d’arte russa – Museo Russo, la via dell’Architetto Rossi – è l’unica nel suo genere ad vere proporzioni ideali. Tutti i lavori dell’architetto Rossi erano da definirsi capolavori. Carlo Rossi per sempre rimane per noi come un colosso della architettura pietroburghese.

Palazzo-Michajlovskij

1819-1825 – Palazzo Mikhaylovskij è la sede principale del Museo Russo

Edifici-del-Senato---del-Sinodo

1829-1834 – Edifici del Senato e del Sinodo

L’architetto Jean-François Thomas de Thomon


 

Tutti noi, gli abitanti di San Pietroburgo e i turisti che hanno visitato la città, abbiamo una foto della veduta panoramica del Promontorio dell’Isola Vasilievskij, così detto Strelka. È un altro esempio della armoniosa architettura della prima meta del XIX secolo. Questa bellezza aveva anche un compito piuttosto utile – essere un porto marino.

Negli anni 1805-1810 l’architetto francese Jean-François Thomas de Thomon fece un progetto del porto marino a San Pietroburgo. Il progetto comprendeva l’accesso al porto – cioè la discesa che sarebbe servita per accedere alla borsa e scaricare la merce, dove i mercanti potevano trattare i loro affari. Il Palazzo della borsa ricorda un tempio antico greco che doveva sottolineare la stabilità e l’importanza del commercio. Ovviamente essendo un porto, i fari non potevano mancare. L’architetto li realizzò sotto la forma di Colonne rostrate.

Sulla piazza della Borsa si innalzano due colonne rostrate (dal latino rostrum, sperone di nave su cui sono fissate prore di navi in metallo.

Prestate attenzione alla parte sinistra del quadro sotto riportato. I ponti permanenti sulla Neva ancora non esistono.

La veduta della borsa e dell’Ammiragliato dalla Fortezza di Pietro e Paolo, 1810. Pit. Fedor Alekseev

 

L’architetto August de Montferrand


Il nostro passaggio nell’epoca del Classicismo e stile Impero non sarà completato senza conoscere il nome dell’architetto francese August de Montferrand. Un giovane e ambizioso architetto francese che venne in Russia per cercare fortuna. E la trovò nella persona del suo capo, l’ingegnere Betancour, uno spagnolo che come tanti altri stranieri fecero la sua carriera a San Pietroburgo.

L’imperatore Alessandro I ordinò il progetto con delle condizioni molto difficili da rispettare. Nessuno degli architetti  poteva rispettarli. Rischiò solo il giovane August, e vinse.

La Cattedrale di Sant’Isacco diventò l’opera della vita di Montferrand. 40 anni di lavoro. il progetto parti’ sotto l’imperatore Alessandro I, con Nicola I iniziò la costruzione, e finì con Alessandro II, 40 anni dopo. Non erano anni facili, c’erano raggiri, calunnie e altri ostacoli.

Cattedrale-di-Sant'Isacco

1818-1858 – Cattedrale di Sant’Isacco

Ma la colossale cattedrale alta 101 metri, con la cupola dorata di 25 metri di diametro adesso si vede da tutte le parti del centro storico. Una curiosità straordinaria, che prima della costruzione dei muri venivano montate le 112 colonne monolitiche alte 17 m e pesanti 14 tonnellate. Grazie ad un’apposita impalcatura inventata dall’ingegnere Betancour, con 16 argani e un sistema di funi e carrucole una colonna si montava in 40 minuti.

L’opera di Montferrand fu l’ultima costruzione neoclassica in città. Forse la città cominciava a sembrare troppo monotona con le facciate in stile classico.

Il Romanticismo

Negli anni 60 dell’800 iniziò il periodo dell’architettura detta romanticismo e caratterizzata dallo storicismo e dall’ eclettismo. Questa tendenza è spesso definita anche con il termine revival o revivalismo. Si tratta di una tendenza del recupero di stili di epoche precedenti. Tutti gli stili con prefisso neo-, neorusso, neobarocco, neogotico.

La riforma di emancipazione del 1861 spinse la nascita della corrente folkloristica nel Revival Russo; idealizzando la vita del contadino. Gli architetti crearono una propria versione di architettura vernacolare di aspetto fiabesco che richiamava alle decorazioni delle isbe, ai motivi di artigianati popolari.

 


L’architetto Konstantin Thon


 

Fu l’autore delle tante famosissime costruzioni come la Cattedrale di San Salvatore a Mosca. L’architetto lavorò esclusivamente in stile neorusso. il palazzo della stazione ferroviaria Moskovskij voksal che porta da San Pietroburgo a Mosca fu realizzato da Konstantin Thon nel 1851.

La stazione ferroviaria Moskovskij vokzal

1847-1851 – La stazione ferroviaria Moskovskij vokzal

Stile Liberty

Ogni paese sviluppò il proprio stile Liberty, in Russia veniva chiamato stile Moderno. Uno stile che nacque in Europa occidentale alla fine del XIX – inizio XX secolo quando un commerciante Inglese Liberty nel 1875 aprì a Londra un negozio che vendeva oggetti d’arte della Cina e del Giappone.

Le nuove soluzioni architettoniche integrarono stili tradizionali (come per esempio il gotico) con nuove possibilità tecnologiche (cemento armato, vetro).

Il Moderno si adeguava alle varie necessità pratiche della nuova epoca industriale: si costruirono case commerciali, banche, stazioni ferroviarie, ma si sviluppò anche il settore residenziale, crebbero ville e case in affitto per offrire un confortevole spazio per la vita privata dei ceti medio-alti.

Palazzo di Matilde Ksescinskaya,

1904-1906 – Palazzo di Matilde Kšesinskaja, L’architetto Alexander von Gauguin

Era uno dei più affascinanti palazzi di San Pietroburgo dell’inizio del XX secolo, la proprietà della prima ballerina del teatro Mariinskij Matilde Kšesinskaja. Matilde aveva rapporti molto stretti con il Granduca Nicola, futuro imperatore Nicola I, e si pensa che fosse un regalo per la sua ex amante. Fu costruito prima della rivoluzione russa del 1917. Nei primi giorni della rivoluzione i bolscevichi occuparono il palazzo di Matilde, costringendola a fuggire a Parigi dove poi avrebbe vissuto per tutta la vita, morì all’età di 99 anni.

Una leggenda dice che prima di partire Matilde aveva nascosto dentro il palazzo i tesori, probabilmente sperando di tornare.

Il destino del palazzo invece rimase per sempre legato con la rivoluzione russa. Attualmente ospita il Museo di storia politica della Russia.

Edificio del negozio dei fratelli Eliseev

1902-1903 – Edificio del negozio dei fratelli Eliseev. L’architetto Gavriil Baranovskij

Nei palazzi in stile liberty sono tipiche le linee e le leziose forme , storte, fluenti: riproducono i ritmi della natura, ornamenti vegetali e floreali (gigli, iris, orchidee); una gamma di colori pallidi , smorzati delle facciate e degli interni. Nelle facciate spesso si usano i materiali diversi: maiolica, ghisa, vetrata, granito.

Casa dei libri, San Pietroburgo

1902-1904 – Casa Zinger, attualmente la libreria Casa dei libri [Dom knighi]

Un splendi do esempio dello stile liberty a San Pietroburgo è la Casa Zinger che si trova in prospettiva Nevskij davanti alla Cattedrale della nostra Signora di Kazan’. Fu un capolavoro dell’architetto Pavel Suzor eseguito per una società americana Zinger, produttrice delle macchine per cucire.

Durante la costruzione dell’edificio fu introdotta una serie di innovazioni tecniche: per la prima volta in Russia è stato applicato un telaio metallico. Un’altra novità per San Pietroburgo furono interni cortili coperti da un tetto di vetro. L’edificio fu dotato delle tecnologie avanzate dell’epoca, come gli ascensori e la pulizia automatica dei tetti dalla neve.

Casa dei libri

Un elemento decorativo della Casa dei libri

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