Cos’è la Camera d’Ambra
Camera d’ambra (in russo: Янтарная комната, Jantarnaja Komnata) è il famoso capolavoro d’arte del XVIII secolo, si trovava al Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selo, città Pushkin, provincia di San Pietroburgo. È scomparsa durante la Grande Guerra Mondiale e non è stata più trovata.
La Camera d’ambra, che è chiamata l’ottava meraviglia del mondo, è stata nuovamente ripristinata e aperta ai visitatori nel 2003.
L’altezza della camera è di 7,8 metri e la sua superficie è di circa 100 metri quadrati, 40 m quadrati di ambra situati sulle pareti. Per rivestire le tre pareti ci sono voluti 6 tonnellate di ambra, dal giacimento di Kaliningrad. La più grande pepita è del peso di un chilogrammo ed è stata acquistata da un collezionista di Mosca per mille dollari.
Perché la Camera d’Ambra è unica
Electrum, Oro del Baltico, ricettacolo di spiriti, siero della verità, tutto questo è ambra.
Per informazione: l’ambra è uno dei minerali naturali più flessibili nella lavorazione ed è difficile trovare un materiale meno adatto alla decorazione delle parete. In natura è estremamente raro trovarlo in grossi pezzi e quindi viene utilizzato per la fabbricazione dei piccoli souvenir e diversi gioielli.
Per cambiare il colore, l’ambra può essere lavorata con lama e fatta bollire nel miele o nell’olio di lino, calcinato nella sabbia. Tuttavia, eseguire una serie di dischi di ambra è molto difficile a causa delle sue dimensioni, ma anche a causa della grande varietà di colori e la trasparenza del materiale. Inoltre, è un minerale molto sensibile ai cambiamenti di temperatura e umidità, comincia a sfaldarsi e a crollare dalla base.
La Camera d’ambra è l’unico interno decorato con questo straordinario minerale, che ha nomi poetici come le lacrime del mare e il dono del sole. Per ripetere l’esempio della creazione del mosaico dell’ambra, nessun altro ha provato a costruire qualcosa di simile per motivi di costo e fragilità.
La caratteristica distintiva degli interni della Camera d’ambra è che è quasi assente, il materiale è al primo piano. Altre decorazioni della Camera d’Ambra sono i 4 mosaici fiorentini, di aspro siciliano e silicio, raffigurano l’allegoria dei cinque sensi: la vista, il gusto, l’udito, il tatto e l’olfatto; così come un piccolo tavolo ambrato su un piede elegantemente curvo, cassettiere di lavoro russo e porcellana cinese.
Stanza d’ambra nella storia
Regalo reale
Le leggende avvolgono la Stanza d’Ambra sin dall’inizio. Re di Prussia Federico I, salito al trono, ha deciso di riorganizzare il piccolo palazzo d’estate a Litzenburg per sua moglie Charlotte-Sofia. Secondo il piano, una delle stanze doveva essere decorata con pannelli d’ambra.
Per fare questo è stato invitato da Copenaghen un intagliatore di ambra e avorio G. Wolfram. Per dare all’ambra ancora più splendore, i maestri prussiane piazzavano sotto la piastra d’ambra della carta stagnola d’argento.
Dopo la morte della regina, i lavori per la creazione di pannelli d’ambra furono fermati e nel palazzo di Litzenburg non furono installati. Salito al trono il re Federico Guglielmo I si distinse per la sua avarizia, e fermò tutti i lavori costosi per la sistemazione del palazzo. Tuttavia, i panelli furono messi in uno degli uffici del Castello Reale di Berlino.
Pietro il Grande, che vide i pannelli d’ambra, ammirò la loro bellezza e non nascose che gli sarebbe piaciuto averli per la Kunstkamera (è uno dei musei più antichi di S. Pietroburgo).
Secondo una versione, Federico Guglielmo I presentò i pannelli ambrati a Pietro come un dono diplomatico. Pietro in risposta concesse 55 granatieri da inviare in Prussia da aggiungere alle guardie di Potsdamer platz.
Tuttavia, non era solo un regalo diplomatico, ma anche una sicurezza per proteggere i confini tra Prussia e Russia. In Russia il prezioso carico d’ambra venne ricevuto da Alessandro Menshikov, il primo sindaco di S. Pietroburgo, ma per qualche motivo nella collezione mancavano alcuni pezzi e i panelli d’amba non furono installati. Le scatole con il prezioso regalo furono conservate nel Palazzo d’Estate di Pietro presso il Giardino Estivo.
Stanza d’Ambra nel Palazzo di Caterina
L’imperatrice Elisabetta Petrovna ricordando i pannelli conservati nel Palazzo d’Estate, ha incaricato all’architetto Francesco Rastrelli di installarli nel Palazzo d’Inverno in costruzione. AI posto dei dettagli mancanti il maestro ha aggiunto gli specchi e i dipinti in ambra. La stanza d’ambra divenne una delle sala per le visite ufficiali nel Palazzo d’Inverno.
Tuttavia, dopo dodici anni, nel giugno 1755, l’imperatrice ordinò a Francesco Bartolomeo Rastrelli di spostare la stanza d’Ambra a Tsarskoe Selo. Tutti i pannelli sono stati accuratamente imballati. In 6 giorni, 76 guardie appositamente addestrate, hanno trasportato per 25 chilometri le scatole da San Pietroburgo a Tsarskoe Selo.
Quello che vediamo ai giorni nostri è identico alla Camera d’Ambra originale in seguito alle modifiche apportare nel 1770 da Caterina II. Sono stati realizzati otto pannelli per il livello inferiore, otto pannelli sotto i pilastri e molti altri dettagli, in quattro anni di modifiche sono stati necessari 450 chili di ambra.
In queste periodo nella Stanza d’ambra era sempre presente un custode, in quale avere un compito sia di curare l’ambra che di eseguire piccoli lavori di restauro. In totale furono eseguiti quattro grandi restauri (1830 – 1833, 1865, 1893, 1933 – 1935). Un altro importante restauro conservativo fu previsto, ma non fatto nel 1941.
Scomparsa della Camera D’Ambra
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Stanza d’Ambra fini tra le mani dei tedeschi in gran parte «grazie» alla sua fragilità. Operatori museali avevano paura di staccare i panelli, hanno incollato i panelli con diversi strati di ovatta, carta e tessuto.
Tuttavia, i tedeschi sono riusciti a smontare i pannelli d’ambra, e li hanno portati a Kenigsberg. Dove nel cortile del Castello di Kenigsberg anche hanno fatto 5 foto, poi pubblicato nella rivista Panteon.
Nella foto si vedeva che una parte degli elementi erano mancati, e l’ambra era completamente oscurata. Durante la ritirata delle truppe tedesche, i pannelli d’ambra sono stati trasportati in una località sconosciuta. Ci sono molte versioni del suo ipotetico ritrovamento, ma a svelare questo mistero fino ad oggi gli storici non sono riusciti.
Rinascita della stanza d’Ambra
La riproduzione del capolavoro è iniziata alla fine degli anni ‘ 70 ed è durata quasi 24 anni, a questo progetto sono stati assegnati 7,85 milioni di dollari dal bilancio della Russia e 3,5 milioni di dollari donati da gruppo «RurGas». Nel maggio 2003, la camera d’Ambra è stata inaugurata.
Come visitare la Camera d’Ambra
La Camera d’Ambra è una delle stanze del Palazzo di Caterina. L’accesso alla stanza è incluso nel programma di visita del Palazzo.
Come arrivare al Palazzo, se si visita da soli.
Quando è meglio visitare la stanza d’Ambra
Il palazzo è aperto ai visitatori tutto l’anno, ma in alta stagione non riesce a gestire il flusso degli ospiti. Per i singoli visitatori, l’attesa in coda può durare da una a quattro ore.
Il museo è costretto a limitare il numero di persone. La presenza nelle sale di un gran numero di persone ha un effetto negativo sugli oggetti esposti. I lavoratori del museo temono che l’ambra possa deteriorarsi.
L’ambra è una pietra viva che respira e reagisce agli stimoli esterni, cambia colore anche alla luce solare e, a causa dell’alto contenuto di anidride carbonica nell’aria, si copre di microscopiche fessure. Una volta alla settimana, l’ambra viene strofinata con cera, progettata per proteggere la pietra dalle influenze esterne.
Se volete vedere la Camera d’Ambra in alta stagione, dovete avere tanta pazienza, in alternativa potete acquistare una visita guidata in italiano, la quale vi permette saltare la coda.
Il periodo migliore per visitare Tsarskoe Selo è il tardo autunno, in inverno, o all’inizio della primavera.
Nel museo si può prendere l’audioguida in inglese, francese e tedesco, oppure prenotare la visita guidata in italiano.
Ricostruendo la camera d’ambra, avete reso un servizio non solo alla Vostra Patria,ma all’umanità intera : cosa sarebbe il mondo senza le opere d’arte italiane e russe, cosa sarebbe il mondo senza la Bellezza ? Meriterebbe ancora viverci ? Dico di no. Per questo e per altri motivi rispetto e ho a cuore il popolo russo, da sempre. Auguri a tutti di buon lavoro e complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile la rinascita di questo capolavoro indiscusso. Buon 2022 !!!
Io adoro la stanza d’amvra mi affascina molto… voi avete raccontato la sua storia in modo fantastico